Un remake del “Se non c’è pane mangiate brioche!”
Il viceministro Laura Castelli, esponente del Movimento 5stelle si è arrabbiata perché, secondo lei, i mass media hanno stravolto il significato delle sue parole. “Non avete più clienti, cambiate mestiere”, “Se i ristoratori non ce la fanno, cambino mestiere”: così è stata riportata una sua dichiarazione a proposito del settore della ristorazione, in crisi anche adesso che il confinamento è terminato. I clienti scarseggiano per tanti motivi: milioni d’italiani non si possono permettere di cenare fuori o possono farlo meno di prima, home e Smart working tengono a casa centinaia di migliaia di persone che prima, nella pausa pranzo, mangiavano al ristorante, mancano i turisti, stranieri e italiani, che specie in questo periodo dell’anno normalmente affollano ristoranti, pizzerie e altri punti di ristoro.
Vediamo che cosa ha detto esattamente il viceministro dell’economia e delle finanze parlando al TG2 Post il 17 giugno: “Questa crisi ha spostato domanda e offerta, le persone hanno cambiato il modo di vivere, e bisogna aiutare gli imprenditori dei nuovi business che sono nati in questo periodo. Certo che se una persona decide di non andare più al ristorante bisogna aiutare l’imprenditore a fare un’altra attività e non perdere l’occupazione e va sostenuto anche nella sua creatività, magari ha visto un nuovo business. Io credo che negare che questa crisi abbia cambiato la domanda e l’offerta in termini macro economici sia un errore. Vanno aiutate le imprese, sposteremo le tasse”.
Dunque il viceministro ha detto proprio quello che i mass media, in sintesi, hanno riportato, dimostrando di non avere la minima idea di come funziona il mondo del lavoro, forse perché lei è passata da un’occupazione all’altra senza problemi: da collaboratore del consigliere regionale 5 stelle, Davide Bono, ad addetto alla sicurezza presso lo stadio comunale di Torino…
Solo l’opposizione ha reagito a un’esternazione che invece meriterebbe da parte del governo la sospensione immediata dall’incarico ministeriale. Ecco alcune dichiarazioni.
Le proteste dell’opposizione

“Castelli, invece di andare in TV e farci improbabili lezioni di economia politica, conti fino a dieci prima di aprir bocca e abbia più rispetto per chi lavora, per chi sta facendo i salti mortali per rialzare la serranda, pur senza aver ricevuto un euro in questi mesi di lockdown – ha detto Mariastella Gelmini di Forza Italia – qui gli unici a dover cambiare lavoro sono Conte, Castelli e compagni”.
Su Facebook è intervenuta Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Dopo aver massacrato il settore dell’ospitalità con divieti e regole assurde e aver multato gli esercenti che scendevano in piazza perché chiedevano aiuto, l’ultima trovata del Governo giallorosso arriva dalla grillina Castelli: i ristoratori che non hanno più clienti devono cambiare lavoro. Sono senza parole. Sarebbe questa la gente che dovrebbe aiutare l’Italia a ripartire?”.
Durissima la replica di un altro parlamentare di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, proprietario del ristorante più antico di Roma, La Campana: “Ascoltare il viceministro Laura Castelli consigliare ai ristoratori, me compreso, di cambiare mestiere lascia increduli e genera rabbia in ognuno di noi. Sorprende la superficialità dell’approccio a un tema così drammatico, che ricordo alla “ignorante” rappresentante del Governo, riguarda non pochi ristoratori ma migliaia di posti di lavoro legati all’enorme filiera della ristorazione: cuochi, camerieri, commercianti, agricoltori, artigiani, etc. dovrebbero tutti cambiare mestiere solo perché un Governo di incapaci si arrende davanti alla crisi del settore e con una presunzione inaccettabile resta sordo alle proposte concrete per affrontare questa problematica. No viceministro Castelli, io non cambio mestiere, lo cambi lei così da regalarci almeno una speranza”.
Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha reagito su Facebook: “Massacrati dalla crisi, senza soldi, senza rinvio delle scadenze fiscali e pure sbeffeggiati dalla viceministro grillina all’economia! Non ho più parole… Abbiamo il governo più vergognoso della storia repubblicana. Prima se ne vanno, meglio sarà per il Paese”.
Si vuole un’Italia in cui esperienza e competenza non hanno più valore

“Una dichiarazione ignobile e vergognosa che offende migliaia d’imprenditori, operatori e loro dipendenti che stanno affrontando una crisi gravissima senza alcun sostegno dallo Stato – è stato il commento del vice-capogruppo alla Camera della Lega Francesco Zicchieri – la Castelli si dimetta mettendo fine a due anni di gaffe, strafalcioni e idiozie varie”.
Tra i ristoratori c’è anche chi ha dato ragione al viceministro. È Giorgio Locatelli che però vive a Londra, proprietario del ristorante Locanda Locatelli: “Forse la ministra ha usato quelle parole perché scocciata dagli italiani che piagnucolano. Ogni tanto qualcuno che dà una sferzata serve. Così chi è capace è spronato a reinventarsi, che è da sempre una caratteristica importante di un ristoratore che vuole durare”.
Un conto è “reinventarsi”, cioè trovare nuovi modi per attirare clienti (oggi però il problema non è come attirare i clienti!), un conto è “fare un’altra attività”, come se esperienza, mestiere, professionalità, talento non contassero, come se si potesse, posto che si disponga dei fondi per farlo, passare da un lavoro all’altro: oggi ristoratore, domani imprenditore edile, assicuratore, docente universitario, e chissà, forse Viceministro come Laura Castelli, o Ministro degli Affari Esteri, come Luigi Di Maio, o consulente politico, come Rocco Casalino: tutti, in effetti, con diverse esperienze lavorative alle spalle.
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Fino al 2015 ricercatore in Storia e istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di culture, politica e società dell’Università di Torino. Dal 1984 al 1993 ha soggiornato a lungo in Africa svolgendo ricerche sulla costa Kenya. Dal 2004 al 2009 ha collaborato con l’Istituto Superiore di Studi sulla donna dell’Università Pontificia Regina Apostolorum. Dal 2004 al 2010 ha diretto il dipartimento Sviluppo Umano del Cespas, Centro europeo di studi su popolazione, ambiente e sviluppo. Fino al 2010 ha collaborato con il Ministero degli Affari Esteri nell’ambito del Forum Strategico diretto dal Consigliere del Ministro, Pia Luisa Bianco. Collabora con mass media italiani e in lingua inglese. Su Africa, relazioni internazionali, problemi di sviluppo, cooperazione internazionale ed emigrazione ha scritto oltre 1.800 articoli, saggi e libri scientifici e divulgativi.